Lo Shirodhara è una tecnica molto conosciuta nell'ambito dell'Ayurveda. La parola sanscrita indica un flusso regolare (Dhara) di olio sulla fronte (Shiro = testa). Ciò che sembra relativamente semplice presenta, in pratica, alcune complessità. Il trattamento con il versamento d'olio sulla fronte non è adatto a tutti i pazienti. Inoltre, esistono diverse modalità di applicazione, che variano nella miscela degli oli utilizzati e nella loro temperatura. Eseguire lo Shirodhara come metodo di medicina alternativa dovrebbe essere riservato esclusivamente a un medico ayurvedico o a un terapeuta esperto.
Indicazioni e controindicazioni
Nella medicina tradizionale asiatica, lo Shirodhara è particolarmente raccomandato per disturbi che interessano direttamente la testa. L'esempio più evidente sono i mal di testa cronici, così come le paralisi facciali. Tuttavia, il trattamento è utilizzato anche per altre paralisi unilaterali, ad esempio dopo un ictus, e per disturbi psicologici o psicosomatici come insonnia e depressione. I consigli dell’Ayurveda sottolineano che il versamento di olio temperato contribuisce a calmare l'intero sistema nervoso, portando persino a stati di trance. Vi sono alcune somiglianze con l'agopressione, la cui efficacia nel trattamento di disturbi fisici e psicologici è spesso descritta, ma non scientificamente provata. Mentre l'agopressione mira ad attivare le capacità di autoguarigione del corpo, nello Shirodhara si pone l'accento sull'effetto dell'olio utilizzato. Problemi di pressione bassa o debolezza del sistema circolatorio sono controindicazioni chiare per lo Shirodhara. Inoltre, le donne dovrebbero evitare il trattamento durante il ciclo mestruale per non sovraccaricare ulteriormente il corpo. In generale, si consiglia di combinare lo Shirodhara con il massaggio ayurvedico completo Abhyanga, che aiuta a stimolare la circolazione sanguigna.
Dipendenza dal Dosha predominante
Per lo Shirodhara vengono utilizzati contenitori speciali dai quali l'olio scorre in un flusso uniforme da un'altezza di circa otto-dieci centimetri sulla fronte. Generalmente, si eseguono movimenti ondulatori o circolari per evitare di versare l'olio sempre sulla stessa area. L'olio – spesso olio di sesamo – viene arricchito con erbe a seconda dell'effetto desiderato e riscaldato leggermente sopra la temperatura corporea. Non deve mai essere troppo caldo, sia per garantire il comfort del paziente, sia per preservare i componenti volatili delle erbe. La temperatura ideale dipende dall'energia predominante, il Dosha. Ad esempio, per il tipo Pitta, sensibile al calore, si consiglia una temperatura leggermente inferiore.